Antonella Anedda
...
(Dal balcone del corpo, Milano, Mondadori)
Lingua
No hay ataúd para arrastrar sobre la nieve
pero hay un perro que tiembla en la oscuridad.
Lengua-Madre eres triste
el ajo se hace negro en el ramaje.
el rugido del camino crece.
los vientos se confunden
Eolo sopla y Babel vive.
Lengua-Hija: recruje en enebro
tu escalofrío/ al nacer
es un fragmento de tempestad entre planetas
y las nubes, las nubes ciegamente corren
cancelando de los cielos cualquier genealogía.
Cori
Solo
nel coro può esserci verità
(Franz Kafka)
(Franz Kafka)
Coro I
Estaba en la habitación donde pavura y tiempo rotaban.
Donde él le acarició la espalda lavando con el agua cada
traza de respiro.
Su osamenta brilló en secreto mutuo.
Cuando pensaron amarse
la luna sublevó el agua en dos mareas dispares.
Cuando ella responde él estaba ya lejano.
Ella habló, él estaba procurando conseguirlo
el perro ladraba al viento. Perro y viento se confundieron en uno solo
y lo más confuso de todo fue la antorcha de quien lo buscaba.
El amor incide en aquel punto.
Él se puso entre los escollos y la arena.
El mundo se hizo rojo y los perros le cubrían las rodillas
Noche y mistral, allí, se helaron juntos.
Aquí para ti que paras escucha este detalle
mientras el frío sale;
“Así viven detrás de una galería de cristal.
Así calientan sus respectivos cuerpos”.
Coro II
Deja que digan: nosotros.
“ Nosotros vivimos como puntas sutiles
que separándose sueltan la grava del yo y el tú
y la más de las veces dejan intacto el paisaje”.
Deja que la tercera persona hable y que ellos respondan:
“Tenemos nuestros jueces. Confinados como pájaros en los árboles.
Sus voces se mezclan.
Uno es el más severo de todos. Otro el más bondadoso
- nuestro padre era juez ”:
Ahora haz que el plural se retraiga
demórate, diga de nuevo: yo.
l'aria è
piena di grida
Piensas verazmente que basta con no tener culpa para no ser sancionado,
pero tú tienes culpas.
El aire está lleno de gritos. Están pegados a los muros,
basta frotar ligeramente.
De los ladrillos salen suspiros, se desconchan palabras.
Herrajes de caballos muertos rodean imágenes de batallas
Las aferran antes de ir a un futuro sin marcos.
¿ Qué nos hace tan crueles los unos con los otros ?
¿ Qué hace a unos más cruentos de otros ?
¿ Las crueldades sufridas y después digeridas hasta formar una vaina
con espinas sobre el cuerpo herido ?
¿ O simplemente estamos predestinados al mal,
y la vida está hecha de treguas donde nos sostenemos
para no odiar, para no culpar ?
Antonella Anedda
(Dal
balcone del corpo, Milano, Mondadori)
Lingua
Non hai bara da trascinare sulla neve
ma un cane che trema nel buio.
Madre-lingua sei triste
l’aglio si fa nero nel rame.
il rombo del camino sale.
I venti si confondono
Eolo soffia e Babele vive.
Figlia-lingua: scricchioli a ginepro.
Il tuo brivido alla nascita
è un frammento di tempesta tra i pianeti
e le nuvole, le nuvole ciecamente corrono
cancellando dai cieli ogni genealogia.
Cori
Solo
nel coro può esserci verità
(Franz Kafka)
(Franz Kafka)
Coro I
C’era la stanza dove paura e tempo ruotavano.
Dove lui le accarezzò la schiena lavando con l’acqua ogni
traccia di respiro.
Le loro ossa brillarono in segreto.
Quando pensarono di amarsi
la luna sollevò l’acqua in due diverse maree.
Quando lei rispose lui era già lontano.
Lui parlò, lei stava cercando di raggiungerlo
il cane abbaiava nel vento. Cane e vento confusero entrambi
e più di tutto confuse la torcia di chi li andava a cercare.
L’amore s’incise a quel punto.
Lei restò tra gli scogli e la sabbia.
Il mondo si fece rosso e il cane le coprì le ginocchia.
Notte e maestrale li gelarono insieme.
Ecco per te che ti fermi e ascolti questo dettaglio
mentre il freddo mi sale;
“Essi vivono dietro una veranda di vetro. Essi scaldano i
rispettivi corpi”.
Coro II
Lascia che dicano: noi.
“Noi viviamo per schegge
che spostandosi frantumano l’io e il voi
e il più delle volte lasciano intatto solo il paesaggio”.
Lascia che la terza persona parli e che loro rispondano:
“Noi abbiamo i nostri giudici. Fitti come uccelli negli alberi.
Le loro voci si confondono.
Uno è più severo degli altri. Uno è più mite
( nostro padre era un giudice).”
Ora fai che il plurale si ritragga
indietreggi, dica di nuovo: io.
l'aria è
piena di grida
Pensi
davvero che basti non avere colpe per non essere puniti,
ma tu hai colpe.
L’aria è piena di grida. Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri, brandelli di parole.
Ferri di cavalli morti circondano immagini di battaglie
Le trattengono prima che vadano in un futuro senza cornici.
ma tu hai colpe.
L’aria è piena di grida. Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri, brandelli di parole.
Ferri di cavalli morti circondano immagini di battaglie
Le trattengono prima che vadano in un futuro senza cornici.
Cosa ci
rende tanto crudeli gli uni con gli altri?
Cosa rende alcuni più crudeli di altri?
Le crudeltà subite e poi inghiottite fino a formare una guaina
con aculei sul corpo ferito?
O semplicemente siamo predestinati al male,
e la vita è solo fatta di tregue dove sostiamo
per non odiare e non colpire?
Cosa rende alcuni più crudeli di altri?
Le crudeltà subite e poi inghiottite fino a formare una guaina
con aculei sul corpo ferito?
O semplicemente siamo predestinati al male,
e la vita è solo fatta di tregue dove sostiamo
per non odiare e non colpire?
trad ccrider
Desborda belleza en italiano. Pero belleza sublime.
ResponderEliminarsería un auténtico placer conseguir algún libro suyo
ResponderEliminarsaludos darío